domenica 6 febbraio 2011

DITTATURA MEDIATICA MODERNA

A TUTTE LE CARITAS

Preg.me CARITAS nazionali e mondiali, siccome il noto socialnetwork c.d. FACEBOOK mi dice che io posso chiedere l’amicizia solo ad amici di infanzia o parenti e affini sparsi in tutto il mondo e quindi in teoria ed in pratica mi bloccano l’accesso all’improvviso, senza preavviso e senza alcuna ragione valida, in quanto le amicizie virtuali non corrispondono alle amicizie reali, come tutti sanno su facebook si fanno pubblicità politici, cantanti, attori, e quant’altro, alla faccia se una persona riesce ad avere 5000 amici e conoscenti, ma su alcune cose fb sorvola.

Già tempo addietro facebook ha bloccato un invito asserendo essere offensivo e non c’era niente di offensivo, in quanto, visto che i giornali patinati probabilmente hanno ordini di scuderia e non vogliono mettere una notizia che interessa il pubblico, vale a dire la celebrazione di un processo penale presso il Tribunale penale di Forlì per l’odiosissima ipotesi delittuosa di usura bancaria aggravata di cui all’art. 644 c.p.

Adesso in seguito a richieste di amicizie di CARITAS, oltre ad altri ipotetici “amici” virtuali facebookiani, i quali possono avere interesse ad accedere al mio profilo per tenersi in contatto e tenersi aggiornati sugli argomenti trattati, che sono sempre dalla parte del cittadino, ed ovviamente romperanno le scatole a quelli che stanno lassù, sia essi di destra o di sinistra, tanto vanno di moda gli inciuci e le ammucchiate, in qualsiasi modo vogliano ora chiamarli, il famoso socialnetwork mi tiene bloccato l’accesso, pertanto, visto che non esiste solo facebook, provvederò a d organizzarmi in maniera da far pervenire il mio pensiero attraverso altri socialnetworks un po’ più democratici.

Adesso io stavo cercando di comunicare che dal 24 gennaio 2011 si sta celebrando il processo penale per l’odiosissima ipotesi delittuosa di usura bancaria aggravata nei confronti di due ex legali rappresentanti (c.d. vertici) ed un direttore di filiale della Banca Antonveneta (ex BNA), ed attuale Monte dei Paschi di Siena, ed al pubblico dibattimento in questa data hanno assistito pochissime persone in virtù del volontario ostruzionismo che hanno fatto i quotidiani nazionali, le tv nazionali e locali, vale a dire nessuno vuole dare la notizia, solo il movimento 5 stelle di cesena ha provveduto ad effettuare una intervista a me quale consulente tecnico di parte, figura ancora sconosciuta ai più, ed al sig. Nisi Antonio quale ex legale rappresentante della società Transmar srl di Cesena, dichiarata fallita, il fallimento non comporta che un soggetto non possa più far valere i propri diritti lesi.

Siccome tante altre persone in Italia ed all’estero possono avere avuto identiche situazioni e nessuno ha detto loro che qualche speranza esiste sempre, siccome le persone presenti si contavano sulle dita di una mano, ed invece la problematica è quotidianamente sbandierata, vedasi da ultimo l’On.le Scilipoti, nonché l’intervento di ieri dell’attuale premier Silvio Berlusconi, nei confronti del quale colgo l’occasione per un invito per il prossimo 7 marzo 2011 alle ore 9 a questo processo, una volta tanto come spettatore, il 24 gennaio nonostante l’invito, l’On.le Scilipoti non era presente, sarebbe il caso che le CARITAS di qualsiasi zona divulgassero la notizia, in maniera da aprire la mente a chiunque ha avuto una ditta o società commerciale ed all’improvviso si è trovato in mezzo ad una strada a dormire sotto i ponti o dover elemosinare un piatto di spaghetti presso le CARITAS o altrove, che possono essere definiti tecnicamente barboni di nuova generazione, dove chiunque può incapparci da un secondo all’altro, senza distinzione di sorta, di razza, di sesso, in maniera trasversale e condivisa, indipendentemente da colore politico e della pelle, con la presente non faccio altro che mettere a disposizione una notizia, forse scomoda ai classici “qualcuni” ma forse utile a tanti altri illustri sconosciuti, ma non per questo anime da dimenticare, visto che sono nati, che altrimenti questa notizia forse l’apprenderanno nell’oltretomba, chissà fra quanti miliardi di anni luce.

Atri censori permettendo oltre al democratico facebook faccio presente che al processo che si sta celebrando hanno assistito pochissime persone, nemmeno quanti asseriscono di occuparsi della c.d. usura bancaria hanno divulgato la notizia.

La prossima udienza e forse l'ultima è stata fissata per il 7 marzo 2011 ore 9 antimeridiane, i processi sono pubblici, se qualche persona ritiene di essere diventato un barbone di nuova generazione a causa del trattamento di favore ricevuto dalle banche farebbe bene ad assistere, ma se la notizia non viene data le persone non ne sanno niente.

Questa è pubblicità progresso, e libera informazione, non viene offeso nessuno, ma i cittadini, e particolarmente gli esecutati, chi è stato dichiarato fallito, chi è rimasto senza casa, chi è costretto a vivere sotto i ponti, chi è costretto a chiedere l'elemosina ha diritto di avere queste notizie.

Se vedete quotidianamente i mass-media si occupano di altre faccenducce occultando invece altre spiacevoli faccendone.

Voi CARITAS, sia nazionali che mondiali almeno Voi degnatevi in qualche maniera di svegliare le coscienze di qualsiasi persona, indipendentemente dal colore politico, della pelle e degli occhi, domandate quando fate la carità lo stato di disagio da cosa è dipeso, e se vi viene riferito che a monte c’è una attività imprenditoriale e c’è stato un fallimento, una esecuzione immobiliare, un decreto ingiuntivo, debiti verso le banche e così via almeno dategli questa notizia che presso il Tribunale di Forlì il 7 marzo 2011 alle ore 9 prosegue la celebrazione del processo per usura bancaria aggravata nei confronti di una banca e che chiunque può assistere, quindi tali persone possono assistere e vedere con i propri occhi e sentire con le proprie orecchie quanto viene detto, e successivamente chiunque potrà trarre le conclusioni con la propria testa, senza la mediazione di avvocati, associazioni e faccendieri vari.

Quanto scritto non vuole essere offensivo per nessuno.

Salvatore GERMINARA

Pistoia, 6.02.2011

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